Anteprima Rally Dakar 2020: La prima volta in Arabia Saudita

La quarantaduesima edizione del Rally Dakar sarà la prima a disputarsi in Arabia Saudia, in Asia e la seconda a non uscire dai confini di un paese

L’attesa per la grande classica del rally raid è terminata. Questo fine settimana inizia la quarantaduesima edizione del Rally Dakar che a partire da questo 2020 sarà tutto nuovo. Ebbene sì perché dopo undici edizioni disputate in Sud America, la gara organizzata da ASO ha trovato una nuova casa in Arabia Saudita.

Quella che inizierà tra pochi giorni sarà la terza era di questa competizione, iniziata nel 1979, quando 182 partecipanti partirono da Parigi il 26 dicembre 1978 alla volta di Dakar, in Senegal, ove arrivarono il 14 gennaio 1979.

La Parigi-Dakar, nome appunto arrivato dal percorso della prima edizione, continuò a viaggiare tra Europa e Africa fino al 2007. L’edizione successiva, quella del 2008, non fu mai disputata a causa delle tensioni presenti in Mauritania, in cui il 4 gennaio dello stesso anno si verificò un attentato ai danni di alcuni turisti francesi.

La pericolosità del tratto africano costrinse ASO a trasferire l’evento in Sud America a partire dal 2009, dove, come detto in precedenza, la Dakar vi è rimasta fino allo scorso anno.

L’Arabia Saudita sarà quindi la terza location ad ospitare questo evento. Quella del 2020, oltre ad essere la prima edizione ad essere organizzata in Asia, sarà anche la seconda in cui l’evento si disputerà esclusivamente in un singolo paese. I 351 partecipanti, infatti, non varcheranno mai i confini del paese saudita. Il precedente è proprio quello del 2019, quando i 339 al via non uscirono mai dal territorio peruviano.

Percorso

A differenza delle passate stagioni, quest’anno tutti i piloti di auto, moto, camion, quad e utv percorreranno lo stesso percorso in ognuna delle dodici tappe che formeranno questa competizione.

Si partirà domenica 5 gennaio da Jeddah, città portuale situata a pochi chilometri da La Mecca. I primi due giorni verrà fiancheggiato proprio il Mar Rosso, prima di addentrarsi nel deserto saudita per raggiungere Riyadh venerdì 10 gennaio. Il giorno seguente, proprio nella capitale del paese, si terrà il tipico Rest Day che spezza in due il calendario dell’evento.

Domenica 12 si riaccenderanno i motori per una doppia andata e ritorno, la prima da Riyadh a Haradh dirigendosi verso lo Yemen, quindi da Haradh a Qiddiya procedendo in direzione Emirati Arabi Uniti.

Proprio a Qiddiya si taglierà il traguardo conclusivo dell’evento con podio e premiazione che si svolgeranno venerdì 17 gennaio.

TappaKm totaliKm Prove Speciali
05/01Jeddah > Al Wajh752 km319 km
06/01Al Wajh > Neom401 km367 km
07/01Neom > Neom489 km404 km
08/01Neom > Al-‘Ula676 km453 km
09/01Al-‘Ula > Ha’il563 km353 km
10/01Ha’il > Riyadh830 m478 km
11/01RiyadhRest Day
12/01Riyadh > Wadi Al Dawasir741 km546 km
13/01Wadi Al Dawasir > Wadi Al Dawasir 713 km474 km
14/01Wadi Al Dawasir > Haradh819 km415 km
15/01Haradh > Shubayatah608 km534 km
16/01Shubayatah > Haradh744 km379 km
17/01Haradh > Qiddiya447 km374 km

La Dakar sarà divisa letteralmente in due parti, con la prima che vedrà più tratti sterrati e una maggior presenza di montagne e rocce, caratteristica del versante occidentale del paese. La seconda settimana sarà invece quella che vedrà dune, sabbia e deserti come protagonisti. I piloti percorreranno un totale di 7.856 km, di cui 5.097 km sotto l’occhio vigile del cronometro.

© dakar.com

Novità

Dato l’inizio di questa nuova era della Dakar, gli organizzatori hanno voluto introdurre alcune novità per cercare di equilibrare la competizione. Queste, quindi, andranno a rendere sì più difficile la partecipazione, ma in parte andranno anche a ridurre i vantaggi dei piloti ufficiali.

La prima di queste è il rilascio dei road book a poche ore dal via della tappa. Dato che, nelle passate edizioni, vi era l’abitudine di modificare gli stessi per rendere più semplice la navigazione, quest’anno ASO renderà, invece, il tutto più complesso. I taccuini indicanti il percorso verranno consegnati solo il pomeriggio precedente. In un massimo di quattro tappe, gli appunti saranno consegnati solo la mattina del via.

La seconda novità interesserà solo le auto e i camion, i cui 10 equipaggi principali dovranno consegnare i propri cellulari prima del via di ogni tappa. Questi verranno inseriti in una scatola e consegnata ai commissari, i quali la apriranno solo al termine della tappa. Inoltre, due telecamere saranno installate all’interno degli abitacoli, per verificare che i partecipanti non facciano utilizzo di GPS, telefoni o dispositivi atti a rendere più semplice la competizione.

Piloti da tenere d’occhio!

È sottinteso che i primi piloti su cui saranno puntati i riflettori sono i tre vincitori della passata stagione (Nicolas Cavigliasso, vincitore Quad, non parteciperà). Il primo tra tutti è Nasser Al-Attiyah, il quale tenterà di conquistare il suo quarto successo e per la prima volta infilare due trionfi consecutivi. Dalla sua parte c’è il territorio a lui familiare. Essendo infatti qatariota è il pilota di casa in questa edizione.

Toby Price, vincitore 2019 della classe moto, cercherà il terzo successo alla Dakar, tentando anche lui di portare a casa per la prima volta un trionfo consecutivo.

Terzi, ma non per importanza, i piloti dell’armata Kamaz i quali proveranno ad aggiungere un altro tassello verso il record assoluto di vittorie consecutive. Questo record, detenuto proprio da Kamaz e Mercedes è di 5 successi, mentre per ora, la casa russa ne ha ottenuti tre dal 2017 al 2019.

Esclusi i vincitori della passata stagione, l’occhio vigile dei tifosi sarà puntato sicuramente su Fernando Alonso che, dopo aver assaggiato la Indy 500, il WEC e quindi la 24 Ore di Le Mans, si getta nell’impresa di conquistare anche il Rally Dakar. In caso di vittoria, sarebbe il secondo a trionfare sia a Le Mans, sia alla Dakar. L’unico a riuscirci fino ad ora è stato Jacky Ickx, vincitore con Mercedes nel 1983.

Rimanendo in ambito auto, due saranno i piloti che cercheranno riscatto. Il primo è Stephane Peterhansel che, oltre a cercare il successo n.14, vorrà riprendersi quanto perso la passata stagione a un soffio dalla conclusione. Il secondo invece è Carlos Sainz che per un problema avuto il secondo giorno, è rimasto subito escluso dalla lotta al vertice del 2019.

Per quanto riguarda le due ruote, occhi puntati su Joan Barreda Bort che dopo una partenza eccellente, a causa di un errore, è rimasto subito escluso dalla vittoria. Insieme a lui Pablo Quintanilla che nel 2019 sembrava il favorito, ma a pochi chilometri dal traguardo ha dovuto salutare le chance di vittoria per colpa di una caduta.

Nella classe pesante, quella dei camion, ovviamente ci si aspetta molto dallo squadrone Iveco che vedrà ancora Gerard de Rooy e Ton van Genugten, ma che non potrà più contare su Federico Villagra. Il motivo che ha spinto il pilota a non partecipare è la crisi economica argentina che non gli darà la possibilità di essere al via.

Gli italiani al via

Ovviamente tanti saranno gli italiani al via. Degli iscritti alla competizione, 25 rappresenteranno il nostro paese. Saranno suddivisi in 8 per le moto, due per le auto, otto per gli ssv e otto per i camion.

Moto

  • #41 – Jacopo Cerutti (Husqvarna)
  • #42 – Maurizio Gerini (Husqvarna)
  • #89 – Francesco Catanese (Yamaha)
  • #106 – Alessandro Barbero (KTM)
  • #110 – Alberto Bertoldi (KTM)
  • #111 – Cesare Zacchetti (KTM)
  • #119 – Fabio Fasola (Husqvarna)
  • #155 – Mattia Olivetto (KTM)

Auto

  • #392 – Marco Carrara e Maurizio Dominella (Mitsubishi) – ROOKIE

SSV

  • #421 – Camelia Liparoti (Yamaha)
  • #432 – Fabio del Punta e Giacomo Tognarini (Can-Am) – ROOKIE
  • #446 – Stefano Marrini (Yamaha) – ROOKIE
  • #447 – Michele Cinotto e Marco Arnoletti
  • #473 – Elvis Borsoi e Stefano Pelloni (Can-Am) – ROOKIE

Camion

  • #518 – Claudio Bellina, Giulio Minelli e Bruno Gotti (DAF)
  • #526 – Paolo Calabria, Loris Calubini e Giuseppe Fortuna (DAF)
  • #540 – Cesare Gianfranco Rickler del Mare (Iveco)
  • #550 – Luca Lorenzato (Iveco, co-driver)

Come seguire la Dakar in tv

Da tradizione Eurosport trasmetterà ogni giorno gli highlights delle giornate nel deserto, accompagnate dalle interviste ai protagonisti. Quest’anno si aggiungerà anche Mediaset che manderà in onda sintesi di circa 30 minuti sul canale 20, visibile sul Ch. 20 sul DTT e anche in HD su Sky al Ch. 151. Di seguito la programmazione, in aggiornamento, di ogni tappa.

TappaEuroSport20
1Dom 5 – 23:00 (ES1)Dom 5 – 18:20
2Lun 6 – 23:00 (ES1)Lun 6 – 18:55
3Mar 7 – 23:00 (ES1)Mar 7 – 18:50
4Mer 8 – 23:00 (ES1)Mer 8 – 18:50
5Gio 9 – 23:00 (ES1)Gio 9 – 18:50
6Ven 10 – 23:05 (ES1)Ven 10 – 18:50
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Immagine in evidenza: ©

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