Sguardo al Passato | Mugello 2016 – L'ultimo giro al cardiopalma di Marquez e Lorenzo

Vittoria in volata del maiorchino, che beffa il Cabroncito per una manciata di millesimi dopo un ultimo giro ad alta tensione

L’edizione 2016 del Gran Premio d’Italia verrà ricordata fondamentalmente per due eventi: la rottura del motore di Valentino Rossi a 16 giri dalla fine, e l’intensa battaglia tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez nel corso dell’ultimo giro. In questo articolo, in particolare, prenderemo in esame quest’ultima, capace di tenere col fiato sospeso tifosi dei due spagnoli e non, nonostante la breve distanza temporale dal “Valencia Gate” del 2015. Il tutto avviene sostanzialmente nel corso degli ultimi due giri. Dopo aver conquistato la vetta ai danni di un malcapitato Valentino Rossi, Jorge Lorenzo cerca di martellare su tempi in grado di fargli prendere un po’ di vantaggio. Non pare dello stesso avviso Marc Marquez che, nel corso di poco, si attacca al codone del #99 e non lo molla fino agli, sopracitati, ultimi due giri. Il penultimo giro va a rappresentare l’antipasto, l’ultimo la portata principale.

© Monster Energy Yamaha MotoGP / Official Facebook Page


Nel corso del penultimo giro Marquez prova un attacco nei confronti di Lorenzo alla San Donato, dovendo però allargare la traiettoria e permettendo al maiorchino di riprendersi la prima posizione. E’, però, solo l’inizio. 14 curve più tardi, Marquez tenta un nuovo attacco, andando però ad impattare contro il codone della M1, perdendo stabilità e dovendo chiudere in anticipo la staccata. Lorenzo tenta di creare un piccolo gap, sfruttando la sezione di curve dolci e veloci del primo settore. Alla Materassi, però, Marquez affonda iperbolicamente la staccata, chiudendo la traiettoria e completando il sorpasso alla Borgo San Lorenzo. Tempo di una Casanova, Savelli e Arrabbiata 1, che Marquez ha preso qualche decimo di vantaggio. Sembrano entrambi al limite.

© Monster Energy Yamaha MotoGP / Official Facebook Page


Alla Scarperia avviene però qualcosa di strano. Marquez, infatti, nel tentativo di staccare il più forte possibile, esce leggermente dalla traiettoria ideale, dovendo percorrere la Palagio ad una velocità inferiore rispetto al solito. Da dietro Lorenzo scruta la situazione, sfrutta la sua efficacia nei cambi di direzione e al Correntaio è nuovamente sotto al #93. Gli attimi seguenti vanno di diritto tra i più belli e coraggiosi della storia del motociclismo. Lorenzo percorre il Correntaio ad una velocità supersonica, esce dalla traiettoria di Marquez e tenta un attacco alla prima delle Biondetti! Un punto decisamente arduo e sconsigliato dove azzardare un sorpasso. Il maiorchino però, a causa della staccata esagerato, è costretto a percorrere la seconda delle Biondetti più lentamente. A quel punto Marquez, con un scatto felino, e una violenta manata di gas, sorpassa il connazionale. Lorenzo però dimostra di non volersi arrendere, e tenta un attacco quasi impossibile alla Bucine, cercando di percorrere il cordolo interno, rallentando però e concentrandosi sulla percorrenza. Sul rettilineo Marquez sembra avere un discreto vantaggio, ma ecco che Lorenzo, sfruttando l’ottima percorrenza e un’accelerazione degna di nota, all’ultimo centimetro disponibile sorpassa Marquez e conquista il Gran Premio d’Italia. Una bella dose di sano sport, e soprattutto una forte risposta alle polemiche postbiscotto“.

Immagine in evidenza: © hondaracingcorporation.com

Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone

Autore

Francesco Carbonara
Francesco Carbonara, 20 anni, diplomato al liceo scientifico, studio Economia e Commercio a Bari. Benché amante dello sport in senso trasversale, il mio cuore è riservato solo a MotoGP, Calcio e F1. Le 2 ruote meglio vederle, le 4 meglio guidarle. Il mio fine? Trasmettervi, con limpidezza ed eleganza, la mia passione per il motorsport.

Lascia un commento! on "Sguardo al Passato | Mugello 2016 – L'ultimo giro al cardiopalma di Marquez e Lorenzo"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*