Pagelle GP Valencia | Ultimo episodio

FRANCESCO BAGNANIA, 10 | Il pilota torinese vince l’ultima gara del 2021 della MotoGP, raccogliendo la quarta vittoria nelle ultime sei gare. Un trionfo che passa quasi in secondo piano, oscurato dal saluto a Rossi. Guardano al 2022 è l’uomo da battere. Inosservato

JORGE MARTIN, 8.5 | Dopo la pole position, Martinator ci tiene ad essere protagonista anche in gara, dinnanzi al suo pubblico. Una gara senza sbavature, in cui deve arrendersi solo alla superiorità di Pecco nel finale. Rookie of the Year

JACK MILLER, 7.5 | Dopo Portimao, l’australiano ritrova l’appuntamento con il podio, raccogliendo un altro terzo posto, nonché regalando una fantastica tripletta alla casa bolognese. Spalle larghe

JOAN MIR, 7.5 | La ritrovata competitività della Suzuki consente a Joan di inserirsi nella lotta per il podio. Al termine della gara chiude quarto, primo degli altri, contro una Ducati senza alcun punto debole. Fa quel che può

FABIO QUARTARARO, 6 | La qualifica sofferta costringe il campione del mondo in carica a rimontare in gara, su una pista come quella di Valencia dove l’impresa non è per nulla semplice. Chiude serenamente quinto con il mondiale in tasca. Ma per il 2022 urge inventarsi qualcosa per contrastare questa Ducati e lui lo sa bene… Occhio al futuro

JOHANN ZARCO, 6 | Il pilota francese chiude la sua prima stagione con il team Pramac con una discreta sesta piazza a Valencia. Una partenza tutt’altro che brillante complica la sua gara, segnata però da una bella rimonta e da un buon passo gara. Soddisfatto

BRAD BINDER, 6.5 | Come al solito il fratello di Darryn riesce a condurre la sua KTM verso un buon risultato, mettendoci una pezza in una stagione complicatissima per la casa austriaca. Numero uno

ENEA BASTIANINI, 6.5 | La qualifica resta sempre il suo tallone d’Achille, ma in gara riesce ancora una volta a mostrare un buon passo, rimontando fino alla P8. Stesso copione

ALEIX ESPARGARO, 6 | Gara a due facce per la prima guida della casa veneta. All’inizio sfrutta la gomma fresca per portarsi a ridosso della zona podio, ma nel finale paga i limiti della RS-GP con poca aderenza, scivolando in nona piazza. Tutto liscio (o quasi)

VALENTINO ROSSI, 10 | Il voto è alla sua carriera meravigliosa. Nel giorno in cui saluta il palcoscenico iridato, tra le lacrime di tanti, non si fa mancare neppure una top ten, costruendo una gara più che dignitosa, se non la migliore dell’anno. Protagonista

FRANCO MORBIDELLI, 5 | Il pilota romano passa la gara a cercare di non stare troppo vicino a Rossi, per evitare che potessero esserci problemi. Un atteggiamento non troppo furbo per il portacolori Yamaha, autore di una stagione disastrosa. Rispettoso (fin troppo)

ANDREA DOVIZIOSO, 5.5 | Anche a Valencia il forlivese lotta con i limiti della sua M1, senza però tirarsi indietro nella lotta di centro gruppo. Al traguardo è 12°, in scia ai compagni di marca. Meglio

ALEX MARQUEZ, 5 | Dalla diciannovesima casella da cui è scattato era difficile ottenere qualcosa di meglio della tredicesima piazza. Bocciato

MIGUEL OLIVEIRA, 4.5 | Le difficoltà con l’avantreno mandano ancora una volta in crisi il portoghese, 14° al traguardo. Buio di giorno

IKER LECUONA, 6 | Lo spagnolo dal sorriso contagioso raccoglie un punticino alla sua ultima presenza in MotoGP, prima del tanto atteso esordio nel WorldSBK. Grazie Iker!

MAVERICK VINALES, 5 | Ancora una volta il #12 taglia il traguardo con la sua RS-GP ad un soffio dalla zona punti. Adesso lo sguardo è rivolto al 2022, la sua prima stagione completa con la casa di Noale. Tutto da capo

LUCA MARINI, 4 | Ennesima prestazione incolore per il fratello di Vale. La prossima stagione potrà disporre di un trattamento ufficiale, ma davvero lo merita? Dubbi e incertezze

DANILO PETRUCCI, 4 | Il pilota ternano saluta il motomondiale chiudendo in ultima piazza con un distacco abissale. Verso la Dakar

ALEX RINS, 2 | Il copione è sempre lo stesso per il pilota di casa Suzuki, che si ritrova ancora una volta nella ghiaia mentre lottava per la vittoria. Incubo

TAKAAKI NAKAGAMI, 2 | Nel weekend in cui Honda è orfana dei suoi piloti ufficiali in gara, il giapponese termina la sua gara dopo un paio di tornate con una scivolata che manda all’aria tutte le speranze. Disastro

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