Dopo il terribile infortunio dello scorso 19 luglio a Jérez de la Frontera, Marc Márquez ne ha passate tante: tre operazioni chirurgiche, che avevano addirittura messo in dubbio il proseguio della sua carriera, poi il rientro quest’anno a Portimao, costellato da tante cadute e prestazioni non all’altezza del suo enorme talento. In molti, prima del weekend tedesco, si chiedevano se Marc, nel circuito in cui dominava ininterrottamente da un decennio, sarebbe riuscito a tornare ai livelli che competono ad un campione del suo calibro. La risposta dell’otto volte iridato è stata schiacciante: scattato in griglia dal 5° posto, Márquez ha preso la testa della corsa sin dai primissimi metri e, approfittando di alcune gocce di pioggia cadute sul Sachsenring, ha costruito un margine di più di un secondo e mezzo sugli inseguitori. È stato questo il momento cruciale della gara: Marc, sfruttando la sua enorme sensibilità su asfalto viscido, ha ipotecato la vittoria e reso inutile il tentativo di rimonta di un coriaceo Miguel Oliveira. In un momento in cui tutti rallentavano per paura di incappare in un errore, lui spingeva al massimo, conscio che quella fosse la sua unica chance di portare a casa la sua undicesima vittoria consecutiva in Germania. Che dire, chapeau.
Probabilmente ci vorrà ancora del tempo per vedere il pilota dominante ammirato fino ad un anno fa, è fuori discussione. In un circuito composto in prevalenza da curve a sinistra, Marc si aspettava di non avere nessun problema al braccio destro infortunato a Jérez, e così non è stato. Basti pensare che perdeva 2 decimi di secondo soltanto nel cambio di direzione prima della Waterfall. Ad Assen, ultimo appuntamento prima della pausa estiva, sarà sicuramente più in difficoltà, come da lui stesso dichiarato. Ma, conquistando la vittoria in Germania, Márquez ha mandato un chiaro messaggio ai suoi rivali: lui c’è ancora è presto tornerà al top della forma. E siamo convinti che questo accadrà molto presto.
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