IndyCar | Texas 2022: Newgarden vince battendo McLaughlin in volata

IndyCar | Texas 2022: Newgarden vince battendo McLaughlin in volata

Penske sigla la vittoria numero seicento nel modo più spettacolare possibile grazie ad una volata tra Josef Newgarden e Scott McLaughlin, beffato per sei centesimi. Disastro Andretti e McLaren SP

Il Team Penske ce l’ha fatta, la squadra del Capitano ha finalmente ottenuto la seicentesima vittoria grazie alla doppietta portata a casa da Josef Newgarden e Scott McLaughlin in Texas, scenario di un finale quanto mai intenso. McLaughlin, infatti, ha iniziato l’ultima curva del giro finale in testa ma, ingannato dal ritmo più lento di Malukas (doppiato), ha rallentato e Josef Newgarden è riuscito a passarlo all’esterno della sopraelevata. Il due volte campione IndyCar ha così trionfato a Fort Worth, ottenendo il secondo successo in Texas e regalando a Roger Penske una gioia immensa. Anche McLaughlin si è unito ai festeggiamenti dopo aver smaltito la delusione, dimostrandosi molto legato alla famiglia del Capitano.

Alle spalle della coppia Penske troviamo Marcus Ericsson, l’unico pilota in grado di contenere il ritmo di Newgarden e McLaughlin nel finale di gara. Questo terzo posto regala allo svedese il primo podio in un circuito ovale, risultato arrivato in seguito ad una condotta di gara molto solida che ha permesso ad Ericsson di rimontare dal quattordicesimo posto battendo tutti i tre compagni di squadra.

Will Power ha sofferto nel finale a causa di una complicata gestione carburante ma è riuscito a controllare bene la situazione chiudendo la XPel375 in quarta posizione, risultato che segue il terzo posto di St. Petersburg. Dietro alla Dallara-Chevrolet del Team Penske si è piazzato Scott Dixon, partito e arrivato quinto, seguito in scia da un sorprendente Jimmie Johnson, finalmente competitivo. Il 7 volte campione NASCAR Cup Series ha messo in campo tutta l’esperienza accumulata negli ovali e, dopo un anno di sofferenze, al debutto in questa tipologia di circuiti si è fatto valere decisamente arrivando a compiere sorpassi entusiasmanti anche sfruttando un po’ di PJ1 (asfalto esterno con meno grip).

Settimo posto per il campione in carica Alex Palou, rimasto saldamente all’interno della Top10 per buona parte della gara. Lo spagnolo non ha avuto modo di contrastare la velocità né degli avversari né dei compagni di squadra, perciò ha utilizzato la tattica della limitazione dei danni per rimanere fuori dai guai e portare a casa punti importanti. Ancora qualche problema nella gestione del bioetanolo per Rinus VeeKay e Ed Carpenter Racing: così come a St. Petersburg, l’olandese si è contraddistinto per un ritmo davvero buono, contrastato tuttavia da una strategia che avrebbe richiesto una “caution” nel finale di gara per consentirgli di spingere senza troppi pensieri.

La Top10 si chiude con Santino Ferrucci, subentrato a Jack Harvey dopo che quest’ultimo non sia riuscito a ricevere l’ok da parte dei medici dopo il brutto incidente avvenuto nelle prove libere due. Chiamato all’ultimo e senza prove alle spalle, Ferrucci è salito a bordo della Dallara-Honda #45 di RLL e ha corso una gara pressoché perfetta rimontando dal ventiquattresimo al decimo posto. Non sono mancati i brividi, specialmente quando Devlin DeFrancesco ha azzardato una manovra molto rischiosa in curva tre costringendo al ritiro sia Graham Rahal sia Hélio Castroneves. In quel preciso istante Ferrucci è passato a pochi millimetri dall’auto di DeFrancesco, evitando il contatto per un’inerzia.

Passando alle delusioni menzioniamo Andretti Autosport e Arrow McLaren SP. La squadra di Michael Andretti ha visto ritirarsi Alexander Rossi e Romain Grosjean per problemi tecnici mentre DeFrancesco, come detto poche righe sopra, è andato a muro. L’unica auto arrivata sul traguardo è stata quella di Colton Herta ma anche la gara del giovane californiano è da dimenticare visto il dodicesimo posto in classifica.

Bilancio negativo anche per McLaren SP: il poleman Felix Rosenqvist ha prima perso tante posizioni per un errore ai box e poi si è ritirato per un problema meccanico al mozzo ruota posteriore. Anche O’Ward ha sbagliato in pit road mancando la piazzola e investendo l’addetto alla sostituzione della gomma anteriore sinistra (nessuna ferita grave). L’impatto ha danneggiato l’ala anteriore del messicano che, rientrato nuovamente ai box per la sostituzione del musetto, ha perso un giro.

Chiuso il round del Texas, l’NTT IndyCar Series va in direzione Long Beach per il terzo appuntamento stagionale, in programma il dieci aprile sul famoso cittadino californiano.

RISULTATI E CLASSIFICHE UFFICIALI INDYCAR – XPEL375 2022 – TEXAS QUI

Immagine in evidenza: © Team Penske / Twitter

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