Ripudiato dalla Red Bull, promosso dalla Ferrari: l’ascesa di Carlos Sainz JR

Ripercorriamo la carriera di Carlos Sainz JR: dagli inizi nel Red Bull Junior Team fino all'incredibile 2019 in McLaren

Carlos Sainz JR sarà il nuovo pilota della Ferrari nel 2021. La notizia del suo ingaggio è ormai ufficiale, con lo spagnolo pronto a lasciare la McLaren per passare alla Rossa per i prossimi due anni con Charles Leclerc pronto ad accoglierlo come compagno di squadra.

Carlos Sainz ha ampiamente meritato questa occasione a seguito dei suoi progressi maturati nelle ultime stagioni, con la consacrazione avvenuta l’anno scorso al termine di un’ottima prima stagione in McLaren, chiusa al sesto posto in campionato (celebrato come “Campione degli altri” tra i piloti al di fuori dei tre top team) con 96 punti e il primo podio in carriera arrivato in Brasile dopo un’incredibile rimonta dall’ultimo posto sulla griglia di partenza fino al terzo posto finale ereditando il podio dopo i 5 secondi di penalità inflitti a Lewis Hamilton per il contatto con Alexander Albon nelle fasi finali di gara.

La stagione 2020 (se mai inizierà) sarà la sesta stagione di Sainz in Formula 1 nonostante abbia rischiato di rimanere fuori dal Circus dopo che la Red Bull decise di non puntare su di lui nel lontano 2016 quando Max Verstappen venne preferito a lui per prendere il posto di Daniil Kvyat nel famoso scambio tra Red Bull e Toro Rosso che avvenne prima del Gran Premio di Spagna di quella stagione poi vinto dall’olandese. Dopo una lunga esperienza con i colori Red Bull, Sainz è però riuscito a costruirsi una carriera di tutto rispetto in Formula 1 che lo ha portato al futuro passaggio in Ferrari: in questo articolo andiamo a rivivere la carriera del nativo di Madrid.

L’APPRODO NEL RED BULL JUNIOR TEAM E GLI INIZI IN MONOPOSTO

Dopo una lunga carriera nel karting Carlos Sainz JR entra nel Red Bull Junior Team nel 2010 a 16 anni in una formazione che include già Brendon Hartley, Jean-Eric Vergne e Daniel Ricciardo, con lo spagnolo che vi entra insieme a Daniil Kvyat. Nello stesso anno Sainz debutta in monoposto nella Formula BMW Europe chiudendo la stagione al quarto posto con 227 punti, frutti di una vittoria, due pole position, due giri veloci e cinque podi. In contemporanea Sainz partecipa anche ad alcune gare della gemella Formula BMW Pacific, ottenendo anche lì 5 podi nelle 9 gare disputate, e a due round della Formula Renault Eurocup 2.0 conquistando un podio anche lì.

Nel 2011 Sainz debutta a tempo pieno in Formula Renault Eurocup 2.0 e in Formula Renault 2.0 NEC con la Koiranen Motorsport in una stagione per lui straordinaria. Sainz vince il titolo nella serie NEC con 10 vittorie, 8 pole position, 12 giri veloci e 17 podi per un totale di 489 punti, mentre nel campionato Eurocup chiude in seconda posizione con 200 punti, frutto di due vittorie, 4 pole position, 5 giri veloci e 10 podi; in entrambe le serie Carlos ha chiuso davanti al compagno nel Red Bull Junior Team Daniil Kvyat. A fine anno Sainz disputa l’ultimo round della Formula 3 Euro Series prima di cimentarsi nel Gran Premio di Macao che terminerà in 17° posizione.

© GEPA pictures/Red Bull Content Pool

Nel 2012 Sainz disputa diversi campionati di Formula 3 alla guida di una Carlin, riuscendo a districarsi bene in ognuno di essi. Sainz partecipa alla prima edizione della Formula 3 European Championship chiudendo al quinto posto con una vittoria, due pole position, un giro più veloce e cinque podi totalizzando 161 punti. Nella Formula 3 britannica Sainz chiude il campionato al sesto posto con 224 punti grazie a 5 vittorie, una pole position, due giri più veloci e 9 podi. Nella Formula 3 Euro Series Sainz chiude al nono posto con 112 punti, con all’attivo solamente due podi e due pole position. A fine anno Sainz partecipa al Gran Premio di Macao chiudendo la Main Race in settima posizione.

IL TRIONFO IN FORMULA RENAULT 3.5 E L’ARRIVO IN FORMULA 1

© Dutch Photo Agency/Red Bull Content Pool

Dopo una stagione sottotono trascorsa nel 2013 in GP3 Series, conlcusa al 10° posto con due podi, una pole position e due giri più veloci per un totale di 66 punti, nel 2014 la Red Bull piazza Carlos nella Formula Renault 3.5 Series, serie che in quegli anni era un forte competitor alla GP2 Series come categoria propedeutica più vicina alla Formula 1. Alla guida di una monoposto della DAMS, Sainz domina il campionato: 7 vittorie, 7 pole position, 6 giri veloci per un totale di 227 punti consentono a Carlitos di vincere il titolo. Questi risultati gli spalancano le porte della Formula 1: il 28 Novembre 2014 Carlos Sainz JR viene annunciato come pilota della Toro Rosso per la stagione 2015, a neanche 21 anni, formando una coppia piloti totalmente nuova e giovanissima insieme a Max Verstappen, che a sua volta debutterà in Formula 1 ancora 17enne.

Sainz inizia la sua carriera in Formula 1 arrivando a punti nelle prime due gare stagionali in Australia e Malesia, per poi ritornare in Top10 nelle gare in Spagna e Monaco. Dopo una parte centrale complicata, con quattro ritiri consecutivi, Sainz torna a punti a Singapore chiudendo nono e in Giappone chiudendo in decima posizione, in entrambe le occasioni alle spalle di Verstappen, prima di ottenere un ottimo settimo posto ad Austin districandosi bene in una gara pazza iniziata sul bagnato e terminata con la pista asciutta. Chiude il campionato al 15° posto con 18 punti conquistati.

Nel 2016 Sainz parte bene andando a punti in Australia e Cina, ma dopo quattro gare Helmut Marko decise di rimuovere Daniil Kvyat dalla Red Bull rimpiazzandolo con Max Verstappen: i due si scambiano i rispettivi posti in Red Bull e Toro Rosso con Marko che ha deciso di puntare sull’olandese anche visti i risultati della stagione precedente, con Verstappen che ha terminato la sua prima stagione in Formula 1 con 41 punti in più di Sainz. Questo scambio è una prima bocciatura per Sainz, il tutto prima della sua gara di casa: in Spagna Sainz ottiene il suo miglior risultato in Formula 1 chiudendo sesto nella gara vinta dal suo ex compagno di squadra all’esordio in Red Bull. Nonostante ciò Sainz migliora il suo rendimento dalla stagione precedente chiudendo ottavo a Monaco e nono in Canada, prima di ottenere tre ottavi posti consecutivi in Austria, Gran Bretagna e Ungheria. Sainz ha poi altri due exploit sul finale di campionato chiudendo sesto negli USA e sotto il diluvio in Brasile, che gli consentono di chiudere il campionato in 12° posizione con 46 punti.

L’ADDIO ALLA TORO ROSSO E LA SUA ASCESA TRA RENAULT E MCLAREN

Sainz inizia il 2017 da separato in casa, consapevole di non avere più un futuro in orbita Red Bull considerando anche che i contratti di Ricciardo e Verstappen con la scuderia di Milton Keynes non scadranno prima della fine del 2018. Carlos inizia la stagione alla grande andando sempre a punti nelle prime 8 gare ad eccezione delle gare in Bahrain e Canada, fuori in entrambi i casi per colpa di un incidente. Un incidente al primo giro con il suo compagno di squadra Kvyat lo mette fuori gioco anche a Silverstone, e con l’arrivo della pausa estiva Carlos inizia a guardarsi intorno per il suo futuro. Dopo esser tornato a punti in Ungheria e in Belgio, Sainz ottiene il suo miglior risultato in carriera chiudendo quarto nel Gran Premio di Singapore prima di lasciare la Toro Rosso per accasarsi alla Renault già nelle ultime gare stagionali, andando a sostituire il deludente Jolyon Palmer. Sainz debutta con la casa francese nel Gran Premio degli Stati Uniti ottenendo un ottimo settimo posto, anche grazie ad un bellissimo sorpasso ai danni di Perez all’esterno della curva 19. Chiuderà la stagione al nono posto con 54 punti.

Carlos Sainz alla Renault affianca Nico Hulkenberg, pilota costante arrivato nella scuderia francese nel 2017. Il 2018 vede la Renault molto competitiva, tanto da lottare per il quarto posto nella classifica costruttori dietro i tre top team Mercedes, Ferrari e Renault. Entrambi chiudono le gare costantemente nella zona punti, ma poche volte Sainz riesce ad avere la meglio sul suo compagno di squadra: lo spagnolo chiude quinto nella caotica gara di Baku e settimo nella sua gara di casa in Spagna, dove in entrambe le occasioni Hulkenberg è finito out per via di incidenti. Sainz arriva ottavo in Francia proprio davanti ad Hulkenberg, ma per il resto del campionato è quasi sempre il tedesco ad avere la meglio su di lui, convincendo la Renault a riconfermarlo per il 2019 affiancandolo a Daniel Ricciardo, in uscita dalla Red Bull. Sainz chiude la stagione al 10° posto con 53 punti, con un rendimento simile a quello avuto l’anno precedente contribuendo al quarto posto conquistato dalla Renault nel Mondiale costruttori a fine stagione, ma perdendo per la seconda volta in carriera il confronto diretto con il suo compagno di squadra.

Nel 2019 Carlos si trasferisce alla McLaren sostituendo Fernando Alonso, suo idolo d’infanzia, e formando una coppia tutta nuova con il Rookie Lando Norris, con il quale mostra da subito un’ottima alchimia. E’ l’anno della sua consacrazione. Dopo un inizio difficile che lo ha visto a secco di punti nelle prime tre gare anche per circostanze sfortunate, lo spagnolo riesce ad emergere affermandosi come il migliore tra i piloti del midfield mettendo in risalto anche i progressi della McLaren, con molte apparizioni nella Q3 in qualifica e gare veramente solide. Tra i suoi picchi troviamo il sesto posto ottenuto a Monaco, in Francia e in Gran Bretagna, e i due quinti posti ottenuti in Germania e Ungheria. Dopo tre gare senza punti Sainz torna in auge con il sesto posto in Russia e il quinto nella successiva gara in Giappone prima dell’incredibile terzo posto in rimonta conquistato in Brasile dopo esser partito dall’ultima posizione sulla griglia di partenza e approfittando del caos degli ultimi giri per conquistare il suo primo podio in carriera in Formula 1, festeggiato con tutto il team. Il 10° posto conquistato ad Abu Dhabi consegna alla McLaren il quarto posto nel Mondiale costruttori, consentendo a Sainz di chiudere il campionato in sesta posizione con 96 punti, davanti a Pierre Gasly e Alexander Albon che si sono divisi una delle due Red Bull, protagonisti di un altro scambio adoperato da Helmut Marko a stagione in corso.

© McLaren Media Centre

Stagione dopo stagione Sainz è migliorato sempre di più, emergendo completamente nel 2019 guadagnandosi la chiamata dalla Ferrari per il 2021, il tutto quando solo quattro anni fa rischiava di rimanere fuori dal circus della Formula 1. Nonostante ciò, Carlos si è salvato dal finire nel circolo di piloti visti in Formula 1 con la Toro Rosso ma poi appiedati dopo qualche stagione e si è costruito una fin qui onesta carriera: è stato l’unico a riuscirci, il tutto a soli 25 anni. E ciò la dice lunga sul valore del pilota nato a Madrid il 1 Settembre 1994.

Immagine in evidenza: © McLaren Media Centre

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Autore

Daniele Botticelli
Laureato in Scienze della comunicazione all'Università degli studi RomaTre e appassionato di motorsport sin dall'alba dei miei tempi.

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