Pagelle Suzuka | La Ferrari c’è, Vettel e Leclerc no! Molto bene Sainz e Gasly

© Mercedes Media / LAT Images

Valtteri Bottas, voto 10 – Torna alla vittoria dopo tanto tempo e lo fa dopo una qualifica non certamente entusiasmante per la Mercedes, ma è riuscito comunque a mettersi alle spalle Hamilton. Partenza a fionda e reattiva, riesce ad evitare un Vettel non prontissimo e scappa via senza discussioni. Bravo, è stato pressoché perfetto.

Sebastian Vettel, 6 – Ho dovuto scindere il voto di Vettel in tre: qualifica, partenza e gara. Sì, perché sarebbe stato ingiusto giudicarlo per la sola cappellata al via (voto 0). Chiaramente è inaccettabile partire in quel modo, dopo una pole position stellare (voto 10), anche perché la gara in sé è stata ottima, riuscendo a tenere dietro un arrembante Hamilton. Per questo dalla prima curva al traguardo, Vettel merita 8, ma a Suzuka, in una pista dove superare può risultare complicato, cannare la partenza dalla pole position è purtroppo molto grave. Tralasciando questo aspetto, il ritmo della Ferrari (voto 8 per il weekend) non era il massimo, le gomme faticavano a lavorare bene e sia Vettel che Leclerc hanno dovuto gestirle più del dovuto visto l’alto degrado rispetto alle Mercedes. Forse hanno scelto un assetto che premiava più la qualifica, e in una pista del genere può anche starci, specialmente se parti davanti. E’ andata così, pazienza, ma la crescita del team è evidente, mentre i piloti dovrebbero solo stare più sereni.

© Scuderia Ferrari Press Office

Lewis Hamilton, 6.5 – Gara obiettivamente anonima del britannico, dietro in qualifica e senza quel mordente che ci aspettiamo in gara. Il titolo oramai è vicino, può permettersi un weekend al di sotto delle sue capacità.

© Mercedes Media / Wolfgang Wilhelm

Alexander Albon, 7.5 – Buona la gara del thailandese, che si è ripreso benissimo dalla partenza non eccellente. Sportellate a destra e a manca, con la giusta cattiveria (ed evidentemente entro i limiti del regolamento con Norris) per riprendersi ciò che gli spettava. Più del quarto posto non poteva ottenere, good job.

Carlos Sainz, 8 – Ormai è una certezza: per un po’ è stato anche terzo, è partito a razzo e si è conteso persino la posizione con Hamilton, approfittando del marasma causato da Leclerc e Verstappen. Si parla tanto del talento Norris, giustamente anche, ma è Sainz quello più concreto ogni volta.

© McLaren Media Centre

Daniel Ricciardo, 8 – Si riprende alla grande dopo essere stato escluso persino in Q1: rimonta fino al sesto posto e svolta dopo una giornata iniziata in maniera disastrosa. Bravissimo, ma non abbiamo mai avuto dubbi sul suo talento.

Charles Leclerc, 3 – Canna anche lui la partenza, persino peggiore di quella di Vettel se è il caso, e sperona Verstappen alla prima curva. Peccato, perché dopo una prima fila tutta Rossa, si poteva ambire a un risultato straordinario a Suzuka, ma ancora una volta c’è sempre quel difetto che manda tutto all’aria: a Sochi la colpa è stata della MGU-K di Vettel, in Giappone dei due piloti, fa parte del gioco. Nel conto mettiamo anche l’insubordinazione sulla prima chiamata del team ai box per sostituire l’ala danneggiata che ha messo in serio pericolo Hamilton.

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Pierre Gasly, 8 – Molto bene, anche perché ha disputato una sola sessione di prove libere, mentre gli altri hanno girato quantomeno nelle FP1. Ottavo e quattro punti in saccoccia. La Toro Rosso è al momento la sua dimensione.

Sergio Perez, 7 – Due punti a casa dopo una qualifica disastrosa. Finisce al muro dopo la bandiera a scacchi sventolata un giro prima, che culo!

Nico Hulkenberg, 6.5 – Buon punto, considerando i problemi avuti durante le qualifiche.

Lance Stroll, 5.5 – Non è riuscito a sfruttare una buona qualifica, finendo persino dietro al compagno di squadra.

Daniil Kvyat, 5.5 – Avrebbe potuto fare di più.

Lando Norris, 6 di stima – Gara rovinata dal contatto con Albon, ha fatto il massimo ma il massimo non è bastato (semi cit.).

Kimi Raikkonen, 5 – Da grandissimo estimatore di Kimi, non potevamo dare di più: le prende dal compagno di squadra in qualifica e in gara non riesce a sfruttare le gomme più dure. Nel computo però mettiamo anche un’Alfa Romeo (voto 4) assolutamente insufficiente.

Romain Grosjean, 4 – Boh.

Antonio Giovinazzi, 5.5 – Diamo mezzo voto in più di Kimi per la qualifica, ma anche lui è risucchiato dal gruppone per via di una macchina molto lenta. Sfavorito anche dalla strategia, è un sedicesimo posto immeritato (ma la sufficienza non possiamo darla).

Kevin Magnussen, 3.5 – Mezzo voto in meno di Grossogianni per l’incidente in qualifica, ma sommariamente, anche per lui, è un grande e grosso “Boh”.

George Russell, 6 – Porta la macchina al traguardo senza far danni.

Robert Kubica, 4 – L’incidente in qualifica è da mani nei capelli, ma lui ne ha da dire e anche pesantemente contro il team, che evidentemente è allo sfascio.

Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari Press Office

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