Green Flag – Safety Car si o no? Forse è meglio la Slow Zone

In questi giorni sono state tante le polemiche sul fatto che Charlie Whiting non abbia mandato in pista la Safety Car, in seguito all’uscita di pista di Adrian Sutil e all’utilizzo della gru per rimuovere la sua vettura. La mancanza della vettura di sicurezza in pista ha portato la conseguente uscita di pista di Jules Bianchi, il quale è andato ad impattare contro il mezzo di rimozione a velocità molto elevata.
Questa non è la prima volta in cui il direttore di gara ha deciso di non mandare in pista la SC, nonostante le precarie condizioni di sicurezza che si potevano trovare sul tracciato. Un altro esempio è quello di un testacoda, sempre di Adrian Sutil, sul rettilineo principale di Hockenheim durante l’ultimo GP di Germania. I commissari si sono ritrovati a dover attraversare velocemente la carreggiata, con le vetture che sfrecciavano a circa 150 km/h a pochi metri da loro.

Molti inneggiano ad un regolamento sulla vettura di sicurezza simile a quello delle gare americane, ovvero ogni qual volta un pilota danneggia la sua vettura, i commissari decidono di far partire lo stato di “Caution” in tutta la pista. La filosofia europea è diversa da quella d’oltreoceano e altre persone pensano che la chiamata della Safety Car possa togliere emozioni alla gara in corso.

Rimanendo in Europa, lo scorso anno, la 24 ore di Le Mans è stata funestata dalla scomparsa in pista di Allan Simonsen, il che ha portato la neutralizzazione della gara per oltre un’ora per rimuover tutti i detriti lasciati dalla Aston Martin del danese. Altre neutralizzazioni hanno caratterizzato la 90esima edizione della 24h, le quali hanno portato a vedere circa il 25% della gara sotto regime di safety car. Per evitare nuovamente di rovinare lo spettacolo, l’Automobile Club d’Ouest (ente organizzativo della 24h, ndr) ha deciso di neutralizzare solo una parte del tracciato in caso di incidente. Questo provvedimento si chiama Slow Zone e prevede che i piloti attraversino la zona ad una velocità limitata, per intenderci quella di percorrenza box. La Slow Zone vede così la riduzione della velocità solamente in una piccola zona del tracciato, mentre nel resto le circuito i piloti possono premere il piede fino in fondo sul pedale dell’acceleratore.

Visto che c’è discordanza tra chi vuole la Safety Car ad ogni incidente in pista e chi non la vuole per evitare di compromettere lo spettacolo, non sarebbe meglio neutralizzare solo una zona della pista come si fa a Le Mans?

Immagine in evidenza: ©

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