Green Flag – Max Verstappen, il ragazzino con la guida da PlayStation

Eccomi per un altro articolo di Green Flag che quest’anno ha preso un piega un po’ polemica, ma nel 2016 gli spunti si propongono solo in queste occasioni. Solo dal titolo mi aspetto i vari tifosi del giovane Max e della Red Bull lamentarsi perché sicuramente pensano che sto per recriminare la partenza estrema dell’olandese. Stop! Vi anticipo io, a parer mio la grande colpa dell’incidente tra Verstappen e le Ferrari è da imputare in grande parte a Vettel che ha chiuso la curva come se all’interno non ci fossero Kimi e Max. Forse non sarete d’accordo con questa affermazione e quindi mi ritroverò contro i fan di Sebastian e della Ferrari.
Sono qui per esprimere una mia considerazione riguardo il reiterato comportamento del 18enne durante il corso di questa stagione. Uno stile di guida che potrebbe essere più adatto a chi prende un joypad e inizia a cimentarsi nella carriera di pilota sull’ultimo titolo di F1 sulla PlayStation, PC o xBox che dir si voglia. Di certo quello tenuto da Max non è un comportamento da pilota prima di tutto da top team e quindi da professionista che vuole un giorno diventare un grande di questo sport. A lamentarmi di queste continue malefatte non sono solo io, seduto dietro un scrivania, bensì ci sono anche voci più importanti della mia quale quella di Jacques Villeneuve che ieri ai microfoni di Sky lo ha definito un “deficiente” oppure Toto Wolff che lo definisce grande talento, ma anche pilota pericoloso.
Questa guida da PlayStation che ho riportato nel titolo può riferirsi a diversi episodi che lo hanno visto protagonista soprattutto nelle ultime gare. L’esempio più lampante è quello del rettilineo del Kemmel quando ha improvvisamente scartato verso destra, nel momento esatto in cui Raikkonen stava per sorpassarlo, costringendo il finlandese a frenare per evitare di tamponare il pilota Red Bull a più di 330 km/h. Sempre con Kimi, questa volta al termine del rettilineo, il pilota della Ferrari nell’atto di sorpassare Max all’esterno a Les Combes ha lasciato spazio a Verstappen per poter rimanere in pista, ma il 18enne nel cambio direzione ha fatto l’esatto contrario, chiudendo lo spazio e costringendo Raikkonen a tagliare la curva. Identica situazione avvenuta nel medesimo luogo con Sergio Perez. Il suo “amore” nei confronti di Raikkonen è eterno dato che già un mese fa all’Hungaroring, Verstappen è stato protagonista di diverse azioni al limite del regolamento. Zig zag continui in rettilineo, anche improvvisi, con uno di questi che ha portato Raikkonen a perdere alcuni elementi dell’ala anteriore in seguito a un contatto con il giovane ed è stato quindi costretto a finire fuori dalla pista. Rosberg e Vettel, a differenza sua, sono stati penalizzati in situazioni simili…
Oltre alle azioni pericolose tenute direttamente nei confronti degli avversari, bisogna sottolineare che dopo aver danneggiato la propria RB12 in curva 1, l’olandese non ha rallentato per cercare di rientrare ai box in tutta sicurezza, anzi ha continuato a spingere alla Gilles Villeneuve però fregandosene di chi lo circondava, rischiando di creare incidenti più grandi. Da evidenziare il taglio dell’Eau Rouge e della chicane di Les Combes senza alzare il piede.
Abbiamo elogiato in lungo e in largo le doti di Verstappen perché non è una cosa di tutti i giorni vedere un ragazzo appena maggiorenne guidare come un campione a livello di piloti esperti e con oltre 20 anni di carriera alle proprie spalle, ma quando si arriva al limite, bisogna calmarsi, prima che possa succedere qualcosa che nessuno si augurerebbe.
La mentalità da ragazzino videogiocatore si è confermata anche nel post gara, quando durante le interviste ha ammesso di aver avuto quell’atteggiamento nei confronti dei piloti della Rossa perché gli hanno rovinato la gara e quindi era alla ricerca di una sorta di vendetta. Ad aprile si è tanto criticato Kvyat per l’atteggiamento avuto nei confronti delle Ferrari nei GP di Cina e Russia, ma nella stessa situazione si cerca addirittura di non colpevolizzare Verstappen, quando potrebbe avere anche più colpe di quante ne abbia avute il russo. La FIA (chissà come mai la cito in ogni “Green Flag”) non si appresta nemmeno a prendere provvedimenti nei confronti del ragazzino. Forse ha ragione il campione del mondo 1997 quando ha detto che a Verstappen non infliggono penalità perchè vogliono creare una superstar. Un po’ come accaduto nei primi due anni di Lewis Hamilton in F1, quando nonostante comportamenti e azioni fuori dal regolamento, non veniva mai penalizzato; anzi veniva addirittura riportato in pista con la gru (vedi Nurburgring 2007).
Ci lamentiamo del fatto che ormai la Formula 1 non è più spettacolare come una volta e in certe occasioni ringraziamo Verstappen per le sue gesta, ma questo non deve permettergli di guidare come vuole, senza rispettare i regolamenti. La follia ci sta però bisogna riuscire anche a mantenersi dentro i limiti prima di diventare pericoloso non solo per se stesso ma anche per tutti gli altri. A me Verstappen piace per il suo stile di guida folle e che talvolta può ricordare qualche campione del passato, soprattutto considerando il fatto che ha solo 18 anni (tra un mese 19, ndr) però non mi tiro indietro quando fa quale “cavolata” che mi porta a giudicarlo negativamente.
Chiudo chiedendo a voi cosa ne pensate di questi comportamenti e anche delle decisioni prese dai commissari nei suoi confronti? Meriterebbe quale penalità di un certo peso che magari possa farlo ragionare prima di compiere certe azioni oppure è meglio lasciarlo correre?

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3 Comments on "Green Flag – Max Verstappen, il ragazzino con la guida da PlayStation"

  1. Personalmente… Sni.
    Diciamo che forse Vettel ha sbagliato a chiudere così, ma non avrebbe causato incidenti, ed in ogni caso era davanti, il che, per regolamento, gli da un certo diritto di traiettoria.
    Il problema è che Verstappen sta divenendo pericoloso, passi qualche furbata come zigzagare, passi non essere “cavaliere”, ma gli danno troppo corda, prima o poi farà male a qualcuno, che sia lui stesso od un altro pilota è da vedere.
    Il fatto che non scattino sanzioni comincia a divenire segno che vogliono creare il fenomeno, ma rischiano di crearlo sulla pelle di qualcuno.

  2. Marco Colletta | 29/08/2016 at 18:30 | Rispondi

    Diciamo che la colpa di Vettel gliela si attribuisce perchè essendo il più esterno dei tre, e quindi avendo più spazio degli altri, ha stretto troppo la curva come se all’interno non ci fosse nessuno o solo un pilota. A mio parere avrebbe potuto allargare leggermente la traiettoria. Se poi Verstappen e Raikkonen si fossero presi o meno con Vettel più lontano, questo è probabile come può non esserlo. Sta di fatto che a mio parere Vettel ha sbagliato.
    Per quanto riguarda Verstappen è già pericoloso, il problema è che i media lo cullano troppo, la FIA non interviene perchè sta lucrando sulle sue azioni per attirare un pubblico più giovane e quindi ci troviamo nella situazione che prima o poi questo ragazzino rischierà di far male a se stesso e a qualche collega.

  3. Certo che devono penalizzarlo. Anche solo per le dichiarazioni post gara.
    Sulla partenza, Vettel o non Vettel (che ha sbagliato a tagliare così la traiettoria, sia chiaro), Verstappen avrebbe comunque speronato Raikkonen, perchè entrando nella Source in quel modo, o hai un altro al quale “appoggiarti” o finisci lunghissimo.
    Sul resto delle sue azioni è indifendibile e, come sottolineato nel pezzo, non è da ieri che si produce in simili evoluzioni. Finora gli è andata bene, ma fin quando durerà?
    La FIA deve intervenire, perchè prima o poi ci penserà qualcun altro a farlo rigare dritto, fuori o dentro la pista.

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