Ferrari, una nuova spy-story?

Secondo Giorgio Terruzzi ci sarebbe una nuova spy-story alla base della crisi tecnica del Cavallino in questo 2020

C’è probabilmente un nuovo terremoto all’orizzonte per la Formula 1. Uno dei temi centrali di queste prime tre gare della stagione è sicuramente il crollo di prestazioni della Ferrari. Il team di Maranello, in un anno in cui i regolamenti sono rimasti sostanzialmente invariati, ha visto un netto calo di performance imputabile soprattutto a una minore potenza della Power Unit.

Tutti sappiamo dell’ accordo raggiunto lo scorso inverno fra la Ferrari e la Federazione sulle modifiche da apportare al motore di Maranello, un accordo i cui termini sono però rimasti segreti. Nell’edizione odierna del Corriere della Sera, Giorgio Terruzzi ha svelato cosa e soprattutto chi ci sarebbe dietro quell’accordo.

Secondo il giornalista lombardo tutto nasce dopo la trionfale vittoria di Leclerc a Monza lo scorso settembre, una vittoria arrivata grazie alla mostruosa velocità di punta della SF90 che ha permesso al giovane monegasco di difendersi per tutta la gara dagli attacchi delle due Mercedes. Dopo quella vittoria molti team avversari hanno iniziato a storcere il naso, era chiaro che dietro a quella potenza incredibile c’era lo sfruttamento di un buco regolamentare. Sia chiaro, tutti i team operano ai limiti e spesso oltre il regolamento, ma quando il vantaggio diventa troppo palese gli altri fanno di tutto per smascherare i trucchetti.

Terruzzi ha raccolto la testimonianza di un tecnico della FIA, che ha voluto rimanere anonimo, che sostiene che c’è stato uno scambio di informazioni tra persone vicinissime alla Ferrari e un team rivale che ha poi passato le informazioni alla FIA che ha così avviato l’indagine che ha portato all’accordo con Maranello. Nell’articolo non si fa esplicito riferimento a persone interne, a dipendenti della Scuderia ma è chiaro che solo un membro della squadra poteva avere accesso a informazioni così riservate.

Si spiegherebbe così, secondo Terruzzi, il deficit di prestazione della SF1000, progettata intorno a un motore che rispetto all’attuale (frutto dell’accordo dello scorso Dicembre) aveva fra i 30 e i 40 cavalli in più, che in Formula 1 sono un’eternità. Inoltre la Ferrari avrebbe dovuto azzerare anche tutti gli sviluppi previsti per il motore, che si programmano molto tempo prima. La bomba è stata lanciata, adesso non resta che aspettare eventuali sviluppi, reazioni o smentite da parte della Ferrari o della Federazione.

Immagine in evidenza: © Ferrari, Media Center.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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