F1,GP Messico: il setup per correre in altura!

Il circus va verso occidente, con la probabile vittoria del mondiale da Lewis Hamilton

La formula 1 sbarca in terra messicana, sul circuito intitolato ai fratelli “Pedro e Ricardo Rodriguez” dove Lewis Hamilton, potrebbe anche diventare per l’ennesima volta campione del mondo in Messico, conquistando il sesto titolo iridato. La certezza si avrà Domenica, dopo aver assistito alla 21esima edizione del GP del Messico.

Il circuito, situato in una considerevole quota sul livello del mare – 2 285m-, comporta l’utilizzo di un setup particolare. Data l’importante presenza del rettilineo di partenza più lungo del mondiale, il che comporta l’apertura della “farfalla” per quasi un chilometro a circa 370km/h in staccata, curve dove’è fondamentale la trazione, si adotta una cnfigurazione di alto carico aerodinamico.

Ciò è spiegato dal fatto che la densità dell’aria a quella quota s.l.m. è molto bassa, generando così poca deportanza. A tal punto si aumenta l’incidenza alare delle superfici, a scapito della resistenza aerodinamica.

Altrettanto importante è il raffreddamento dei propulsori, proprio per la minore quantità d’aria che attraversa i numerosi scambiatori di calore presenti sulle attuali monoposto.

Per tale scopo le squadre portano, come fatto da Toro Rosso, dei cofani motore che migliorano la refrigerazione di tutto il sistema propulsivo.

Sulla carta, date le caratteristiche citate prima, l’ipotesi porta a considerare la Ferrari SF90 come favorita grazie anche agli sviluppi delle ultime tappe, dove la rossa ha dimostrato il massimo sul giro lanciato. Ma occhio alle frecce d’argento, le quali potrebbero “tirare il coniglio fuori dal cilindro”.

Assisteremo alla proclamazione di un 6 volte campione del mondo? Diamo la parola alla pista! Appuntamento oggi 25/10 alle ore 17:00 con la prima sessione di prove libere.

Immagine in evidenza: © Wolfgang Wilhelm / Mercedes F1

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