F1 | Pagelle Gp d’Italia 2019: Leclerc d’acciaio, Vettel di cartapesta!

Le pagelle della 90° edizione del Gran Premio d'Italia.

GRAN PREMIO D’ITALIA Voto 10 Una settimana da brividi, iniziata con la grande festa Ferrari in Duomo a Milano (con annesso rinnovo per Monza fino al 2024) e culminata con una gara dall’intensità straordinaria. Abbiamo assistito ad oltre 30 giri di battaglia fra il giovane Leclerc e il campionissimo Hamilton che alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca. Nemmeno Bottas è stato in grado di impensierire la Ferrari #16 ma la tensione è rimasta alle stelle fino alla bandiera a scacchi. Gara vivace anche dietro con parecchie sportellate alle curve di Lesmo. Monza ha festeggiato i suoi 90 anni nel modo più bello.

CHARLES LECLERC Voto 10 Dopo Spa un’altra gara da sogno, ancor più bella e importante perché corsa a casa della Ferrari. Si prende con cattiveria e un po’ di sana furbizia la pole position al sabato, in partenza è perfetto a contenere Hamilton ma il meglio del repertorio deve ancora arrivare. La Ferrari sceglie per lui la strategia perfetta (le gomme dure) e Charles fa il suo dovere contenendo uno scatenato Hamilton. Tenere dietro un cinque volte campione del mondo (per più di metà gara in zona DRS), a soli 21 anni ,è la prova definitiva che ci troviamo di fronte a un fenomeno. Con questa vittoria si assume sul campo i gradi di capitano della Ferrari, vista l’ennesima gara da incubo del vicino di box.

VALLTERI BOTTAS Voto 6 Ennesima gara senza infamia e senza lode per il finlandese. Il voto andrebbe soppesato in base a cosa ci si aspetta da lui: se lo si considera una seconda guida sarebbe un 8, se lo consideriamo il primo contendente al titolo un 4. Ecco quindi che non si può dare più della sufficienza a Vallteri: ha sprecato un’altra occasione per dimostrare che non è una semplice seconda guida. Tre errori in tre giri quando la squadra ti chiede di attaccare sono un po’troppi.

LEWIS HAMILTON Voto 8 Il cannibale chiedeva sin dal Bahrain un corpo a corpo con Leclerc e il primo l’ha perso. Ancor più dell’Ungheria con Verstappen, Lewis sembra determinato a prendersi questa vittoria, sbattendosene del vantaggio in classifica mondiale. Quando Vettel esce di pista lasciando Leclerc solo contro le due Mercedes sembra quasi di rivivere la gara dello scorso anno ma per Lewis le cose non vanno secondo i piani. Stavolta la strategia giusta si rivela essere quella della Ferrari e le gomme medie dell’inglese si distruggono durante l’assalto di Hamilton al fortino Leclerc. Commette uno dei suoi rari (seppur più frequenti ultimamente) errori stagionali, lasciando così l’onere di rovinare la festa Ferrari a Bottas. Alla fine chiude terzo e con il giro veloce, vista la situazione in classifica mondiale a lui va benissimo così.

DANIEL RICCIARDO Voto 8.5 Miglior risultato stagionale per l’australiano che sul tracciato brianzolo scopre una Renault incredibilmente veloce. In qualifica si prende il quinto tempo davanti al compagno Hulkenberg, la partenza non è perfetta ma in pochi giri ritorna in quinta posizione superando proprio Hulkenberg. L’errore di Vettel gli permette di scalare in quarta posizione e fino alla bandiera a scacchi gestisce perfettamente le sue gomme.

NICO HULKENBERG Voto 8 Perde il confronto con il compagno di squadra in qualifica ma con una super partenza si ritrova addirittura quarto davanti a Vettel. Poco può fare contro il super motore della Ferrari e anche Daniel si rivela essere più veloce. Con la gara di ieri dimostra comunque di meritare assolutamente un posto nella griglia del prossimo anno.

ALEXANDER ALBON Voto 6.5 Chi si aspettava un Verstappen 2.0 dallo scambio di sedili con Gasly sarà rimasto deluso. La verità è che queste prime due gare sono state condotte dal thailandese pensando a non fare errori più che a strafare. Un atteggiamento comprensibile su due piste in cui la Red Bull non era certo la favorita. Ora sarà interessante vedere cosa riuscirà a fare a Singapore, una pista in cui la Red Bull è sempre stata fortissima.

SERGIO PEREZ Voto 8.5 Altri punti importantissimi portati a casa dal messicano. Dopo una bruttissima qualifica Sergio si riscatta con una buona partenza e capitalizza al massimo una strategia perfetta da parte del team. Nel finale resiste stoicamente all’assalto di Verstappen.

MAX VERSTAPPEN Voto 8 Partito ultimo per la sostituzione della Power Unit, l’olandese ha la sfortuna di trovarsi invischiato nell’imbuto della Prima Variante e rompe l’ala anteriore. La sosta ai box gli fa perdere quasi un giro ma grazie a un passo super-competitivo riesce a risalire fino alla zona punti. A Singapore vedremo sicuramente un Verstappen più competitivo.

ANTONIO GIOVINAZZI Voto 7.5 Una grande soddisfazione per Antonio arrivare a punti a Monza. Tuttavia avrebbe potuto forse fare qualcosa di meglio, vista come si era messa la gara. A un certo punto si era ritrovato addirittura in sesta posizione ma non ha rischiato troppo nel tentativo di tenere dietro macchine più veloci di lui. Il nono posto riscatta comunque il brutto errore di Spa.

LANDO NORRIS Voto 6.5 Non il suo miglior weekend: manca la Q3 in qualifica, in gara non ha particolari acuti anche se viene fortemente penalizzato dalla VSC. Comunque per tutto il weekend non ha avuto lo stesso passo di Sainz.

PIERRE GASLY Voto 6 In qualifica si becca mezzo secondo da Kyvat, in gara va decisamente meglio ma l’episodio con Stroll gli fa perdere secondi preziosi che alla fine gli impediscono di lottare per i punti.

LANCE STROLL Voto 7 Comprendiamo la rabbia di Stroll nei confronti di Vettel, stava facendo una grande gara dopo una grande qualifica. Il rientro killer del tedesco gli distrugge la gara e poi commette anche lui lo stesso errore beccandosi un drive-through che fa crollare definitivamente qualsiasi speranza.

SEBASTIAN VETTEL Voto 4 Forse la gara più difficile della carriera per Seb. Mentre lui getta alle ortiche l’ennesima occasione di far bene, il giovane compagno di squadra si carica la squadra sulle spalle e va a vincere il GP di Monza. Cosa che a lui, dopo cinque tentativi, non è ancora riuscita. Brutto l’errore ma ancor più brutto il modo in cui rientra in pista, la sacrosanta penalità gli fa così perdere ogni velleità di rimonta.

GEORGE RUSSELL Voto 7 Approfitta del caos alla partenza per intrufolarsi a metà classifica, grazie ai ritiri e alle sfortune altrui riesce a chiudere in 14° posizione davanti a una Alfa e una Haas. Decisamente un buon risultato.

KIMI RAIKKONEN Voto 5 Weekend pieno di errori per Kimi, la squadra non la aiuta con un clamoroso errore in griglia di partenza che gli costa una penalità.

ROMAIN GROSJEAN Voto 5 In qualifica viene sacrificato per dare la scia a Magnussen, alla partenza rimane coinvolto nell’incidente di curva 1 e la sua macchina ne esce danneggiata. Non riesce più a trovare performance per il resto della gara e chiude penultimo.

ROBERT KUBICA Voto 5 Ennesimo arrivo in ultima posizione e lontano da tutti.

KEVIN MAGNUSSEN Voto 7 Fa una buona qualifica, in gara lotta a lungo per un piazzamento a punti ma la sua Haas accusa un guasto idraulico ed è costretto al ritiro.

DANIIL KYVAT Voto 7.5 Stava lottando con la Red Bull al momento del ritiro, peccato perché sarebbe stato un altro arrivo a punti dopo una gara di sostanza.

CARLOS SAINZ Voto 8 L’unico a non prendere bandiera nel concitatissimo finale delle qualifiche, conduce una gara perfetta finché il problema al pit-stop lo costringe al ritiro. Sarebbe stata molto probabilmente una comoda sesta posizione per Carlos.

Immagine in evidenza: ©Scuderia Ferrari, Twitter.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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