Controsterzo: Chi perde spiega.

Com’è che si dice in questi casi?
Ah si, “chi perde spiega”.
E infatti domenica, nelle interviste a fine gara di Binotto, Leclerc e Vettel le domande erano concentrate su un solo argomento.

Cosa non ha funzionato?
Nel vocabolario Raikkoniano esiste una parola incredibilmente adatta alla situazione.
Monosillabica ma capace di riassumere minuti e minuti di interviste:
BWOAH.

In realtà ciò che è successo è che la Ferrari ha perso si, ma non ha spiegato.
Dicono di non sapere.
Secondo me vale l’opposto: sanno ma non dicono.
Anche se, ad essere onesti, non ho mai capito il senso di queste tattiche comunicative.
Probabilmente non vogliono fornire informazioni ai rivali.
O magari le case farmaceutiche si opporrebbero aspramente.
Come li vendi i farmaci per il fegato di lunedi mattina?
Si scherza eh!

In ogni caso, questa rossa si conferma parecchio misteriosa.
Per riassumere il concetto, in modo fiabesco, un po’ come quando si mette il miele nello sciroppo: nei test la SF90 sembrava Spirit cavallo selvaggio.
In gara, continuando con i paragoni dal mondo dell’infanzia, una sorta di Ciuchino.
Male male.

Per una volta, ho deciso di lasciare nel cassetto la divisa dell’ingegnere del lunedì.
Questa volta non ci ho capito molto e come fece Pilato, me ne lavo le mani.

C’é chi parla di PU ai minimi regimi per evitare di rompere.
C’è chi parla di problemi di set up.
C’è chi lega i due fattori dicendo che per risolvere i problemi di affidabilità alla PU, i tecnici abbiano dovuto scaricare eccessivamente la macchina (e se proprio dovessero constringermi, mi schiererei qui).

Io mi ero espresso dopo le qualifiche e l’unica cosa che avevo azzeccato é che la Formula Uno, da fuori, é spesso impossibile da comprendere.
A volte lo é anche da dentro, e chissà, magari in Ferrari sono stati onesti e davvero non sanno cosa li abbia rallentati in quel di Melbourne (scenario più che spaventoso per i tifosi del cavallino).

Partendo dal presupposto che un weekend negativo non vuol dire nulla. Pensate se la gara di Singapore del 2015 fosse stata la prima del mondiale. Con una Mercedes disastrosa e una Ferrari dominante. 

Cosa avremmo pensato? Pensate adesso a come é finito quel mondiale.

Dunque, partendo da questo presupposto, mi limiterò a notare un fatto.
Lo scorso anno, la Mercedes ebbe in Austria entrambe le macchine ritirate a causa di un nuovo pacchetto aerodinamico che aveva messo in difficoltà la PU tedesca.
Piccolo excursus: ripensando ad Arrivabene che li prende in giro a fine gara, adesso che sappiamo come è finita, vien da ridere (o piangere, decidete voi).

7 giorni dopo la disfatta Austriaca, in Gran Bretagna si giocarono la vittoria con la Ferrari.
E sebbene qualche problemino nelle gare successive lo abbiano avuto, insomma sappiamo tutti come hanno terminato la stagione.

La Ferrari sa di questi problemi, c’è da sperare, dal primo giorno di test.
Era il 18 Febbraio ed in Bahrain saranno passati 42 giorni.
Se gli uomini di Maranello sperano di giocarsi il titolo, reazioni di questo tipo sono più che necessarie.

Anche perché, vuoi paragonare una domenica pomeriggio a bere fiumi di champagne con un’altra passata davanti ai microfoni di Sky e compagnia a spiegare la sconfitta?
BWOAH (e ho detto tutto).

 

 

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