Budget cap a 145 milioni. Ferrari scontenta, valuta il futuro in Formula 1

TEST T2 BARCELLONA - VENERDÌ 28/02/20 - CHARLES LECLERC © Scuderia Ferrari Press Office

Ferrari contro la riduzione del budget cup. Ferma le trattative e valuta il suo futuro e quello della categoria, proponendo una soluzione alternativa.

La pandemia di Covid-19 ha scosso in modo importante il mondo della Formula 1, che ora è costretto a rivedere in più ambiti quello che sarà il suo futuro. Se da un lato si cerca infatti di ricostruire un campionato, che di certo non ha nulla allo stato attuale, dall’altro si guarda anche al futuro per salvaguardare la salute finanziaria dei team.

Non poche squadra, tra le quali anche la storica Williams, potrebbero finire al punto di non ritorno nel caso non si giungesse ad un accordo che potrebbe salvarle dalla chiusura definitiva. A venir loro incontro ci sarebbe il già annunciato budget cap di 175 milioni di dollari che verrà introdotto nel 2021.

Una cifra troppo alta, in questo momento, per i piccoli team che non ricevono introiti e che hanno già dovuto operare tagli per rimanere in vita nel corso di questi mesi. Per questo motivo, tutti i dieci team, la Formula 1 e la FIA si sono riuniti per discutere anche in merito al tetto massimo di spesa per la prossima stagione. La proposta è quella di abbassare la soglia di 30 milioni, passando da 175 a 145 per il 2021 e ridurla ulteriormente nella stagione successiva a 130 milioni di dollari.

Queste cifre, però, non hanno permesso di raggiungere un accordo perché Ferrari ha messo il bastone tra le ruote, minacciando di trovare una soluzione alternativa per il suo futuro. Questo si rispecchierebbe in un nuovo lido per la Rossa di Maranello che abbandonerebbe così la Formula 1.

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto, in un’intervista al Guardian, ha affermato: “Il nuovo limite di 145 milioni di dollari è una richiesta importante rispetto a quanto accordato lo scorso giugno, il quale non può essere soddisfatto senza fare sacrifici, soprattutto a livello di risorse umane.”

In Formula 1 ci sono tanti team con diverse caratteristiche. – ha detto Binotto – Ognuno opera in differenti paesi, con differenti regole e metodi di lavoro. Non è semplice attuare cambiamenti strutturali semplicemente facendo un taglio alle spese.”

“Siamo a conoscenza del fatto che la Formula 1 e il mondo intero stanno attraversando un particolare periodo di difficoltà con la pandemia di Covid-19. Non è quindi il momento di prendere decisioni affrettate senza valutarne le dovute conseguenze.”

Non solo il capo del muretto della Ferrari è contrario a questa proposta. Dalla sua parte, infatti, si schiera anche il numero 1 ai box della Red Bull, Christian Horner.

Continuando nell’intervista, Mattia Binotto ha spiegato: “La Formula 1 deve essere l’apice del motorsport in termini di tecnologia e prestazione. Deve essere attraente per i costruttori di automobili e gli sponsor. Se attuiamo troppi tagli ai costi, si rischierebbe di abbassarne il livello portandolo al pari di quello di formule inferiori.”

Nel caso in cui la rimodulazione del budget cap non andasse in porto, mettendo a rischio il futuro di alcuni dei team presenti in griglia, Binotto sarebbe comunque pronto a rivedere in modo diverso il futuro della categoria.

“Se l’emergenza attuale dovesse mettere a rischio l’esistenza di alcuni dei nostri rivali in questo sport, la Ferrari sarebbe pronta a valutare l’opportunità di fornire vetture complete a team clienti. Non sarebbe un sacrilegio dato che è già accaduto nel passato della Formula 1 e succede ancora oggi in alcuni campionati come la MotoGP.”

Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari Press Office

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