Fastback | GP Bahrain 2009: Button approfitta del suicidio Toyota

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Rubens Barrichello (Brawn GP)


Il Gran Premio del Bahrain in questione è il quarto appuntamento della stagione 2009. Jenson Button, autore di tre vittorie su quattro GP, arriva a Sakhir da dominatore assoluto del campionato, grazie a una Brawn GP che può vantare un carico aerodinamico nettamente superiore rispetto a tutte le altre vetture presenti nello schieramento. Se Brawn GP, Red Bull e Toyota possono contare in una vettura davvero performante, la stessa cosa non si può dire per Ferrari e McLaren: entrambi i team arrivano in Bahrain con un bagaglio di prestazioni davvero negative, soprattutto la Ferrari. Kimi Raikkonen e Felipe Massa, infatti, arrivano in medio-oriente con zero punti nella propria casella mondiale, un risultato davvero negativo per una scuderia che fino all’anno precedente bazzicava nelle zone nobili della classifica. Lo stesso Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, decide di presentarsi a Manama, con l’obiettivo di stare vicino alla squadra in un momento davvero difficile.
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Trulli dopo la conquista della pole


A pagare le spese di una rivoluzione regolamentare davvero importante non sono soltanto McLaren e Ferrari, ma anche la BMW. Nelle prove libere la Brawn, nonostante un carico aerodinamico nettamente superiore a tutti i concorrenti, accusa vari problemi di temperatura al motore Mercedes. Questo particolare costringe Jenson Button e Rubens Barrichello a moderare i propri run, penalizzando così i tempi sul giro. Nelle qualifiche la pole viene conquistata a sorpresa da Jarno Trulli, seguito da Timo Glock, Sebastian Vettel, Jenson Button e Lewis Hamilton. Per la seconda volta dopo la Cina, quindi, la Brawn non riesce a conquistare la pole position del GP, anche se il passo nelle libere, unito al carico di carburante imbarcato durante la Q3, pone Jenson Button come favorito alla vittoria finale. Male le Ferrari, con Felipe Massa che chiude la propria qualifica in ottava posizione, due piazzole avanti a Kimi Raikkonen. Entrambi i piloti Ferrari decidono di attuare una strategia differente, imbarcando in vettura il maggiore quantitativo possibile di carburante.
TOP 10 QUALIFICHE GP BAHRAIN 2009

Pos # Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3
1 9 Italia Jarno Trulli Giappone Toyota 1’32″779 1’32″671 1’33″431
2 10 Germania Timo Glock Giappone Toyota 1’33″165 1’32″613 1’33″712
3 15 Germania Sebastian Vettel Austria Red Bull Renault 1’32″680 1’32″474 1’34″015
4 22 Regno Unito Jenson Button Regno Unito BrawnGP Mercedes 1’32″978 1’32″842 1’34″044
5 1 Regno Unito Lewis Hamilton Regno Unito McLaren Mercedes 1’32″851 1’32″877 1’34″196
6 23 Brasile Rubens Barrichello Regno Unito BrawnGP Mercedes 1’33″116 1’32″842 1’34″239
7 7 Spagna Fernando Alonso Francia Renault 1’33″627 1’32″860 1’34″578
8 3 Brasile Felipe Massa Italia Ferrari 1’33″297 1’33″014 1’34″818
9 16 Germania Nico Rosberg Regno Unito Williams Toyota 1’33″672 1’33″166 1’35″134
10 4 Finlandia Kimi Räikkönen Italia Ferrari 1’33″117 1’32″827 1’35″380

 

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La partenza


GARA – Al via scatta bene Glock, che infila alla prima curva il compagno di team Trulli. Parte bene anche Button, con il pilota inglese che si porta al termine del primo giro in terza posizione, attaccato ai tubi di scarico delle due Toyota. Al contrario di Button, però, Vettel sbaglia lo stacco frizione, perdendo due posizioni e ritrovandosi dietro Lewis Hamilton, autore di una partenza eccezionale grazie alla potenza derivante dal KERS (nel 2009, ricordiamo, solo Ferrari, McLaren, Renault e BMW potevano contare su questo sistema). Un contatto nelle prima fasi di gara costringe Massa a rientrare in pit lane per via della rottura dell’ala anteriore, con il brasiliano che si ritroverà relegato in quattordicesima posizione. A questo punto la Ferrari gioca tutte le proprie carte sulla F60 di Kimi Raikkonen. Il passo Toyota, grazie anche a un quantitativo inferiore di carburante, risulta davvero ottimo e sia Trulli che Glock riescono ad aprire un leggero gap nei confronti di Button. Sotto il podio, invece, infiamma la lotta tra Hamilton, Vettel e Barrichello, con gli ultimi due che si ritrovano bloccati dietro alla vettura dell’inglese.
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Mischia alla prima curva


Le McLaren, infatti, nonostante un carico aerodinamico nettamente inferiore rispetto a Red Bull e Brawn, possono contare sul KERS, fattore chiave nelle manovre difensive in gara. Arriviamo al primo stop, con le Toyota che, come da previsione, effettuano per prime il rabbocco di carburante. I tecnici nipponici, nonostante la leadership della gara, decidono di cambiare strategia, montando a Trulli e Glock le gomme dure al posto di quelle Soft. Una scelta particolare che punta a conservare le gomme più prestazionali (tra Soft e Hard c’era un distacco sul secondo e mezzo, ndr) per il finale di gara. In realtà questa scelta consegnerà la gara a Jenson Button, visto che l’inglese, grazie alle proprie gomme Soft e a un quantitativo di carburante superiore nel primo stint di gara, riuscirà ad aprire quel gap tra se e le Toyota che lo porterà al comando dopo il primo run di pit stop. Le due Toyota, bloccate nel traffico e dalle gomme dure, si ritrovano a metà classifica, praticamente senza possibilità di vittoria. Kimi Raikkonen, nel frattempo, decide di variare la propria strategia, una scelta che a fine gara si rivelerà vincente.
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Il podio


Il finlandese decide di puntare a concludere la gara con una sosta in meno, allungando quindi i propri stint di gara. Inoltre, le modifiche aerodinamiche portate in Bahrain dalla Ferrari sembrano aver giovato alle prestazioni della F60, con Raikkonen che riesce a tenere il passo dei piloti davanti a lui. Con Button saldamente in testa, la lotta si sposta nelle posizioni di podio: dopo il secondo pit, Sebastian Vettel, Lewis Hamilton e Jarno Trulli si ritrovano a battagliare per il secondo e terzo posto, con il tedesco che, grazie a una stratega perfetta nel corso del secondo stint, riesce a sopravanzare i propri rivali e a posizionarsi in seconda posizione. Jenson Button taglierà per primo il traguardo, seguito da Sebastian Vettel, Jarno Trulli (abile, al contrario di Glock, a limitare i danni nonostante una strategia suicida), Lewis Hamilton, Rubens Barrichello, Kimi Raikkonen e Timo Glock. Il finlandese, grazie al proprio sesto posto, poterà a casa i primi punti Ferrari nella stagione 2009. 
CLASSIFICA FINALE GP BAHRAIN 2009

Pos N. Pilota Costruttore Tempo/Ritiro
1 22 Regno Unito Jenson Button Regno Unito Brawn GP Mercedes 1h31’48″182
2 15 Germania Sebastian Vettel Austria Red Bull Renault +7″187
3 9 Italia Jarno Trulli Giappone Toyota +9″170
4 1 Regno Unito Lewis Hamilton Regno Unito McLaren Mercedes +22″096
5 23 Brasile Rubens Barrichello Regno Unito Brawn Mercedes +37″779
6 4 Finlandia Kimi Räikkönen Italia Ferrari +42″057
7 10 Germania Timo Glock Giappone Toyota +42″880
8 7 Spagna Fernando Alonso Francia Renault +52″775
9 16 Germania Nico Rosberg Regno Unito Williams Toyota +58″198
10 8 Brasile Nelson Piquet Jr. Francia Renault +1’05″149
11 14 Australia Mark Webber Austria Red Bull Renault +1’07″141
12 2 Finlandia Heikki Kovalainen Regno Unito McLaren Mercedes +1’17″824
13 11 Francia Sébastien Bourdais Italia Toro Rosso Ferrari +1’18″805
14 3 Brasile Felipe Massa Italia Ferrari +1 giro
15 21 Italia Giancarlo Fisichella India Force India Mercedes +1 giro
16 20 Germania Adrian Sutil India Force India Mercedes +1 giro
17 12 Svizzera Sébastien Buemi Italia Toro Rosso Ferrari +1 giro
18 5 Polonia Robert Kubica Germania BMW Sauber +1 giro
19 6 Germania Nick Heidfeld Germania BMW Sauber +1 giro
Rit 17 Giappone Kazuki Nakajima Regno Unito Williams Toyota Freni

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