La BMW torna a vincere dopo un anno grazie ad Auer

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Glock completa la doppietta per la casa bavarese in Gara 2, Frijns 3°

Un digiuno durato poco più di un anno. Era il 10 agosto 2019 quando Marco Wittmann otteneva la vittoria di Gara 1 a Brand Hatch, l’ultima per la BMW in DTM. Poi solo successi di Audi, ma oggi, finalmente, il dominio della casa di Ingolstadt è stato interrotto. Infatti, Lucas Auer è riuscito a riportare la M4 sul gradino più alto del podio nell’anno del suo ritorno in DTM dopo la parentesi in Super Formula. A completare la domenica di grazia della BMW c’è anche Timo Glock, 2° per una doppietta magica per la casa bavarese. Per una volta Audi si deve accontentare del terzo gradino del podio, ottenuto con Robin Frijns, poleman di giornata. Rimane un po’ di amaro in bocca per i protagonisti del campionato Nico Muller e Renè Rast, rispettivamente 5° e 6° dietro a Green.

La Gara 2 di oggi al Lausitzring è stata, senza dubbio, la più combattuta e incerta di questo campionato. I valori di Audi e BMW sono apparsi finalmente simili e la battaglia è stata aperta fino all’ultimo giro tra ben sei piloti. Ma la chiava di volta è stato il perfetto timing delle soste di Auer, Glock e Green, che hanno mischiato totalmente le carte nella lotta per la vittoria.

La partenza mette subito K.O., nella lotta per le prime posizioni, van der Linde, autore di uno start molto lento dal 4° posto. Il sudafricano scende a fondo classifica, mentre davanti Rast scavalca Muller e si mette alle calcagna di Frijns. Bene al via anche Green e Glock, con quest’ultimo che recupera due posizioni. La prima parte di gara è un lungo serpentone di auto vicine tra loro, con Frijns e Rast che si superano a vicenda nella lotta per il 1° posto. Uno dei pochi a perdere subito contatto col gruppone è Robert Kubica, passato da 10° a 15° nel corso di sei giri. Come detto in precedenza, il valzer dei pit-stop rimescola tutto davanti e Green si ritrova in testa alla gara davanti alle BMW di Glock e Auer. La sosta ritardata, invece, fa scivolare Frijns 7°, dietro a Rast e Muller.

Gli ultimi dieci giri vivono di grande intensità e incertezza su chi possa vincere. I due alfieri BMW passano Green e provano ad allungare, ma invano, visto che il gruppo tiene il loro passo. Rast e Muller sfruttano un errore di Duval e si avvicinano ai piedi del podio, mentre davanti Glock e Auer si scambiano diverse volte la leadership della gara. Frijns, forte di tanti DRS e Push To Pass residui, rompe gli indugi e sopravanza Muller. Proprio l’olandese, nell’ultimo giro, passa Rast e Green conquistando il 3° posto, mentre Auer si prende definitivamente il comando della gara su Glock e va a trionfare sul traguardo del Lausitzring. Traguardo che premia anche Muller, abile a passare Rast pochissimi metri prima della bandiera a scacchi per il 5° posto.
Terminano a punti anche Aberdein (7°), Duval (8°), Wittmann (9°) e van der Linde (10°).

In ottica campionato, Nico Muller resta saldamente in vetta con 133 punti, 36 in più di Renè Rast. Il campione in carica, però, vede avvicinarsi Robin Frijns, staccato di appena 5 punti. Dietro i primi tre il vuoto, colmato da Timo Glock lontano, però, 40 punti dall’olandese dell’Audi.

Prossimo appuntamento col DTM tra due settimane, con il turismo tedesco che sarà ad Assen tra il 4 e il 6 settembre.

Immagine in evidenza: © BMW Motorsport | Twitter Page

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Autore

Alessandro Cellegato
Laureato in Lettere Moderne all'Università Sapienza di Roma. I motori e il motorsport sono la mia vita e scrivere delle mie passioni è la gioia più grande, oltre che un'aspirazione professionale. Inoltre, amante dello sport in generale, del cinema, delle serie tv, della musica e della buona letteratura.

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